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Premio Strega 2013, tra i candidati "Il cielo è dei potenti" di Alessandra Fiori

2 Maggio 2013 , Scritto da Anastasia Biancardi Con tag #Anastasia Biancardi

Premio Strega 2013, tra i candidati "Il cielo è dei potenti" di Alessandra Fiori

Giovane giornalista, Alessandra Fiori si candida al Premio Strega con"Il Cielo è dei Potenti" Edizioni e/o. Laureata a La Sapienza, diventa scrittrice con "Le conseguenze del caso" edito nel 2010 daPiemme. Dopo l'esordio

con un romanzo basato sulla storia di una giovane donna che, tornata alle origini, scopre segreti sulla propria famiglia che la costringono a ricostruire la sua vita da capo, questa volta, Alessandra Fiori, si fa spazio nel mondo della scrittura con un libro che racconta l'Italia della Prima Repubblica.

Avvantaggiata dall'avere vissuto la politica in prima persona tramite il coinvolgimento del padre, il libro mette in scena la difficile ascesa di una persona che, sin da ragazzina, sognava di emergere e di dominare qualsiasi cosa, persino il cielo. Di stampo politico ma pieno di sentimenti ed emozioni, lei stessa chiarisce che il suo protagonista è unicamente frutto della sua fantasia. Emerge così il percorso di un personaggio politico che, iniziando come semplice militante nella DC, compie il suo percorso fino a diventare un noto Ministro, testimone degli anni di Piombo, di Tangentopoli, del gruppo craxiano. Lo stile è semplice, incalzante e a tratti comico. Chiari, sono i riferimenti alle figure politiche che hanno fatto la storia della politica italiana.

Il suo libro si può definire amore, conquista e resistenza.

Claudio Bucci, classe 1936, aveva tredici anni quando venne messo su un aereo nell'intento di curare la sua malattia respiratoria. E fu da lì che, per la prima volta, guardando Roma dall'alto decise che l'avrebbe conquistata. Stanco della mediocrità della sua famiglia, caratterizzata da una madre ossessionata dal risparmio e dal dovere, decide di ribellarsi scegliendo la strada della politica. Era il 1952 quando a soli diciassette anni, dopo aver partecipato ad un comizio al Teatro dei Satiri ascoltando Agostino De Santis, nome letterario di Giulio Andreotti, decide di iniziare il suo percorso che lo porterà a diventare consigliere regionale, segretario, onorevole e infine ministro. Ma il cammino non è facile, e per conquistare il proprio pezzetto di cielo è disposto a tutto.

Di seguito un estratto dal libro "Il cielo è dei potenti" candidato al Premio Strega 2013, e presentato da Giovanna Botteri e Paolo Sorrentino.

L'ho riconosciuto subito. Era quasi buio, la pioggia tagliava la luce dei lampioni e non lo vedevo da oltre
quindici anni, ma l'ho riconosciuto subito. Il collo prominente, le braccia lunghe, l'agitarsi delle mani che cercavano di aprire l'ombrello.
C'era la strada a dividerci, per non dire del resto, il suo odore però mi pareva di sentirlo. Tabacco e colonia di quarta. «C'è puzza di Guido» ci dicevamo ridendoci sopra.
In realtà, già negli ultimi tempi della nostra ingloriosa amicizia, Guido era passato ai sigari e a ben altri dopobarba. Ma è così che succede, li senti nell'aria quelli inesorabilmente destinati a segnarti l'esistenza. Per questo mantenevamo una sottile distanza. Da ragazzini, almeno.
Eravamo sì amici, ma non ci eravamo scelti, nessuno dei due era fatto per quelle cose. Abitavamo l'uno di fronte all'altro, frequentavamo la stessa parrocchia ed eravamo finiti nella stessa classe. Con ogni probabilità, tutte quelle coincidenze a tenerci legati altro non erano che uno dei tanti espedienti del destino per far apparire accidentale ciò che è ineluttabile.
Rimane il fatto che stavamo sempre insieme e oggi avremmo uno di quei ricordi che rendono magica l'adolescenza. Se poi non fosse accaduto tutto il resto.

Il suo ombrello non voleva saperne di aprirsi e lui restava al riparo del portico, mentre io continuavo a bagnarmi dietro la fila dei taxi. Alla mia età, per giunta.
Non fosse per i capelli bianchi, le gote rilassate e queste braccia molli, mi si direbbe anche in forma, ma c'è poco da illudersi: un giorno ti svegli e sei vecchio, ecco come succede. Le rughe arrivano una alla volta, eppure c'è sempre un mo mento in cui la consapevolezza ti fulmina, e per me anche quel la è arrivata da un pezzo.
Lui invece sembrava dimagrito. La vecchiaia che tutto rattrappisce aveva normalizzato anche la sua spilungaggine. Dio se era alto.
Era riuscito ad avere la meglio sull'ombrello, quando anche lei ha fatto la sua comparsa. Indossava un cappotto scuro e portava di nuovo i capelli lunghi. Era bella.
Per tornare un vecchio qualunque dovevo solo voltarmi e spa rire nel buio. "Qualunque" però non sono mai stato, ho sempre fatto di tutto per non esserlo.
Più di dieci anni a evitare quell'incontro. Altrettanti a desiderarlo.
E come da ragazzino, quando mi nascondevo nella camera delle mie sorelle, sono rimasto lì a sentire il battito accelerare.
Come allora, la stessa paura di essere scoperto. E la stessa voglia.

Lui le ha offerto il braccio, sussurrandole qualcosa all'orecchio. Lei ha iniziato a ridere. Quella sua risata: alta, argentina, liberatoria. E quella sua leggerezza che avevo dimenticato. Quando l'aveva persa? Tutta una vita a cercare le parole adatte e non trovarle nei momenti davvero importanti. Sentivo la pioggia entrarmi nel colletto e l'assurdo desiderio di trovare rifugio tra i suoi capelli morbidi. Poi lui si è voltato dalla mia parte. Riconoscendomi ha perso la sua aria furba, la stessa di quando vinceva al calcio-balilla.

Anastasia Biancardi

http://www.corriereinformazione.it/2013050225498/libri-e-book/premio-strega-2013-tra-i-candidati-il-cielo-e-dei-potenti-di-alessandra-fiori.html

Alessandra Fiori

Alessandra Fiori

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