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Il Sospetto (Thomas Vinterberg, 2012)

19 Febbraio 2013 , Scritto da Alessio Casella Con tag #Alessio Casella

Lukas (Mads Mikkelsen) è un quarantenne che lavora come maestro in un asilo di un piccolo paese della Danimarca. È divorziato e vede suo figlio Marcus (Lasse Fogelstrøm) solo due volte al mese. Sebbene possa sembrare una persona sola e infelice ha numerosi e autentici amici, quasi una seconda famiglia con cui va a caccia, beve e si diverte.

Finalmente, dopo il difficile periodo seguito al divorzio, la sua vita sembra essere tornata sui binari. Ha un lavoro umile ma appagante, riesce ad ottenere la custodia del figlio e inizia a frequentare una collega, lasciandosi finalmente alle spalle il matrimonio fallito.

Le cose iniziano però a complicarsi quando la figlia del suo migliore amico, la piccola Klara (la fotogenica Annika Wedderkopp), racconta ad una maestra dell’asilo di aver visto le parti intime di Lukas.

L’annuncio di Klara, che con innocenza infantile ha semplicemente ripetuto alcune frasi sconce sentite da un amico di suo fratello, destano il sospetto che Lukas sia un pedofilo. La sua posizione di educatore all’interno dell’asilo rende il fatto ancora più grave, proprio perché a stretto contatto con i bambini.

In breve tempo, la voce inizia a dilagare e Lukas subisce un vero e proprio ostracismo. Viene licenziato, i commercianti locali si rifiutano di servirlo e lo cacciano dai loro negozi, e tutto il paese inizia ad evitarlo. Rimane totalmente isolato: non solo perde la fiducia del migliore amico e della ragazza che frequenta, ma si trova costretto ad allontanare anche il figlio, per salvaguardarlo dalla vergogna e dalle minacce anonime che ricevono.

Il presunto pedofilo dovrà conciliare il mantenimento della propria dignità, dettato dalla consapevolezza della propria innocenza, e l’ostilità di quella stessa comunità di cui era un membro amato e rispettato.

Con Il Sospetto, presentato al 65° festival di Cannes, Thomas Vinterberg ci rende partecipi di uno spaccato della società. Una società che però acquista tratti quasi medievali, che si chiude in un istinto di autoconservazione per proteggere i suoi elementi più deboli e costringe la vittima del sospetto all’isolamento, all’ostracismo, addirittura alla damnatio memoriae, dal momento che neanche Marcus è più benvoluto dai paesani.

Lo spettatore viene colto nel mezzo: da che parte stare? Dalla parte di Lukas, innocente vittima di quell’invadente sospetto che permea ogni fotogramma della pellicola, o dalla parte della cittadina giustamente intimorita da un fatto vergognoso, che si difende come può? La risposta giunge subitanea e prevedibile: il pubblico sta dalla parte di Lukas, perché sa che le accuse che gli sono rivolte sono fasulle, sono solo il frutto dell’immaginazione di una bambina che ha reinterpretato una frase che lei stessa non riesce a capire.

Il film di Vinterberg si offre dunque ad un altro livello di lettura. Se lo spettatore potesse vedere solo attraverso il filtro dei paesani, come reagirebbe? Come risponderebbe ad un dubbio di tale gravità?

Partendo da questa riflessione, possiamo confrontare Il Sospetto con una pellicola diretta da Patrick Shanley nel 2008 e dal titolo italiano evidentemente sinonimico: Il Dubbio.

Nel film di Shanley, Sorella Aloysius (Meryl Streep), preside di una scuola cattolica nel Bronx, è insospettita dal comportamento quasi morboso che Padre Flynn (Philip Seymour Hoffman) ha nei confronti di uno studente di colore, debole e timoroso.

I due film presentano tematiche visibilmente analoghe, ma divergono nella quantità di verità che viene data al pubblico. A differenza di quanto accade ne Il Sospetto, infatti, lo spettatore non ha alcuna certezza riguardo all’innocenza di Padre Flynn, e dovrà convivere con il dubbio fino all’ultima scena e addirittura oltre, dato che neppure nella conclusione del film si avrà una risposta chiara. Padre Flynn può risultare un insegnante premuroso e ingiustamente accusato di pedofilia, così come un uomo malato che ha abusato del giovane, approfittando della sua debolezza emotiva.

Tornando a Il Sospetto, dal punto di vista stilistico si possono notare richiami (consci o non) all’ormai defunto Dogma 95 (movimento cinematografico che Vinterberg sottoscrisse insieme a Von Trier nel 1995, e conclusosi nel 2005): si nota una quasi assenza di luci artificiali (le scene quasi completamente al buio risultano forti e rilevanti al fine della trama, così come alcune sequenze ambientate nel bosco, in cui la luce del sole si fa protagonista indiscussa), le location sono spesso interni domestici senza una vera e propria scenografia, e il tutto è coronato da una regia asciutta e funzionale al racconto, esaltata da una camera a mano utilizzata in modo magistrale.

La sceneggiatura è altrettanto congeniale alla narrazione di una storia che si prende i suoi tempi e che riesce a mantenere alte le aspettative del pubblico, senza deluderlo.

Grande prova d’attore sincera e sentita per Mads Mikkelsen (premiato a Cannes per la miglior interpretazione maschile), che lavora circondato da molteplici attori sconosciuti al grande pubblico, e per questo perfetti per interpretare l’anonima folla senza volto che diffida di un presunto pedofilo.

Da notare infine la mappatura facciale, con un panorama di espressioni che molto raramente arrivano agli estremi, ma non per questo riescono meno sincere. Il volto diventa teatro della violenza fisica e di tutte le emozioni discordanti che i personaggi sperimentano.

Il Sospetto si presenta dunque come una parabola umana intensa e dolorosa culminante con un finale aperto che dimostra, ancora una volta, come la diffidenza e la paura instillate dall’ignoranza siano dure a morire.

Valutazione 4/5

Scheda tecnica

Genere: Drammatico

Titolo originale: Jagten (trad. italiana: “La caccia”)

Durata: 111'

Paese / anno: Danimarca / 2012

Regia: Thomas Vinterberg

Sceneggiatura: Thomas Vinterberg, Tobias Lindholm

Fotografia: Charlotte Bruus Christensen

Montaggio: Janus Billeskov Jansen, Anne Østerud

Scenografia: Torben Stieg Nielsen

Costumi: Manon Rasmussen

Interpreti principali: Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Susse Wold, Alexandra Rapaport, Lasse Fogelstrøm

Colonna sonora: Nikolaj Egelund

Produzione: Zentropa Entertainments

Distribuzione: BIM

Alessio Casella

 

Il Sospetto (Thomas Vinterberg, 2012)
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